
Arrestato il 17 giugno 2009
Economista, analista politico e giornalista, Saeed Laylaz è docente alla Shahid Beheshti University di Tehran.
Da oltre venticinque anni scrive di economia su alcuni dei principali giornali riformisti iraniani, ed è attualmente collaboratore del quotidiano Sarmayeh (Capital). Sarmayeh è un giornale che dedica particolare attenzione ai temi dell’economia ed è accusato dai conservatori di essere il “capofila tra i mezzi d’informazione che sono in mano ai riformisti e tentano di screditare l’azione del governo, creare dubbi e persino inventare notizie e statistiche” (sono parole del giornale conservatore Kayhan).
Saeed Laylaz è stato in passato consulente dell’ex presidente Mohammad Khatami, così come è anche stato tra i principali consiglieri del candidato di opposizione Mir Hossein Mousavi nel corso della recente campagna elettorale. Ha spesso e duramente criticato la politica economica di Ahmadinejad e tuttavia in un articolo pubblicato sul Guardian il 30 marzo 2009, alla vigilia del Summit G20 che si stava per svolgere a Londra, ha espresso il suo rammarico per l’esclusione dell’Iran dal summit. In quell'articolo Laylaz sottolinea l’importanza e il peso internazionale dell’economia iraniana e al tempo stesso ricorda ai leader del mondo che “le sanzioni colpiscono l’iraniano medio più di quanto creino impacci al governo. È improbabile che esse pongano un freno al fondamentalismo e al radicalismo religioso. I radicali iraniani, come fanno i loro omologhi in qualsiasi altro luogo, amano essere isolati e la crisi economica li aiuta a reclutare sostenitori”.

“Siamo molto preoccupati – ha detto la moglie – e vorremmo capire che genere di confessioni stanno cercando di estorcergli da 50 giorni”. La signora Laylaz ha aggiunto di aver chiesto al marito se anche lui sta per essere processato e se stanno cercando di fargli confessare qualcosa, come accaduto ad Abtahi e a Atrianfar (nella foto); ma lui ha risposto stupito: “Quale processo? Qualcuno ha confessato?” Una ulteriore conferma dello stato di assoluto isolamento in cui Saeed Laylaz si trova da, ormai, più di 50 giorni.

Il giorno del processo è arrivato anche per Saeed Laylaz. Per la prima volta dal giorno del suo arresto, egli è apparso in pubblico in occasione della quarta udienza del "processo farsa" (foto sopra), svoltasi il 25 agosto e caratterizzata dalla "confessione" pubblica del politico riformista Saeed Hajjarian.
Sulla presenza in aula di Laylaz le agenzie non hanno fornito notizie rilevanti e, al momento in cui scriviamo, non sappiamo altro se non che lui era presente in aula. Questo, nel codice silenzioso dei media iraniani, ufficiali e semiufficiali, potrebbe significare che da lui le autorità non hanno ancora ottenuto alcuna ammissione di colpa o pubblica richiesta di perdono. Infatti i video del processo che la tv di stato trasmette sono rigorosamente confenzionati con lo scopo di corrispondere al copione della grande "confessione di massa". Chi non rispetta quel cliché viene accuratamente nascosto o evitato dalla regia televisiva dello "show trial".
Sul Los Angeles Times l'inviato Borzou Daragahi osserva che la smorfia sorridente (e irridente) con cui Laylaz è stato ripreso dal fotografo dell'agenzia Fars News lascia sperare che il suo spirito non sia ancora del tutto piegato dalla lunga prigionia.
Daragahi ricorda anche, per l'occasione, alcune profetiche parole dette da Laylaz proprio al LAT alla vigilia delle elezioni: "Sono preoccupato per i prossimi 10-12 giorni: il governo è sempre più irritato e incattivito".
Una settimana più tardi Laylaz sarebbe stato arrestato.
Prigionieri politici in Iran 13: Mohammad Maleki
Prigionieri politici in Iran 12: Ahmad Zeydabadi
Prigionieri politici in Iran 10: Isa Saharkhiz
Prigionieri politici in Iran 9: Kian Tajbakhsh
Prigionieri politici in Iran 8: Mahsa Amrabadi e Masoud Bastani
Prigionieri politici in Iran 7: Mohammad Ali Dadkhah
Prigionieri politici in Iran 6: Shiva Nazar Ahari
Prigionieri politici in Iran 5: Saeed Hajjarian
Prigionieri politici in Iran 4: Mitra Farahani
Prigionieri politici in Iran 3: Bijan Khajehpour
Prigionieri politici in Iran 2: Abdolfattah Soltani
Prigionieri politici in Iran 1: Jila Baniyaghoub e Bahaman Ahamadi Amoee
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