mercoledì 30 settembre 2009

Saeed Hajjarian libero dopo 106 giorni



Saeed Hajjarian, giornalista, intellettuale, politico riformista tra i più noti e autorevoli nel suo paese, è stato rilasciato oggi dopo 106 giorni di detenzione. Era stato arrestato infatti nei giorni immediatamente successivi alle elezioni del 12 giugno, nonostante il suo stato di invalidità dovuto a un grave attentato subito nel 2000 ad opera di miliziani Basij.
Il suo avvocato, Gholamali Riahi, senza specificare ulteriori dettagli, ha affermato che il rilascio è avvenuto su cauzione e che Hajjarian dovrà comunque comparire alla prossima udienza del processo di massa in corso a Tehran.
Nei giorni scorsi la tv di stato iraniana aveva trasmesso una trasmissione televisiva in cui Hajjarian, con altri due prigionieri, Saeed Shariati e Mohammad Atrianfar, faceva pubblica ammenda dei suoi errori politici. Nel corso del programma Hajjarian, che parla con grande difficoltà a causa degli esiti dell'attentato del 2000, era apparso molto affaticato. Già il 25 agosto scorso, nel corso della quarta udienza del "processo farsa" di Tehran, Hajjarian aveva sottoscritto e fatto leggere a Shariati un documento di abiura, evidentemente frutto di costrizione, in cui annunciava le dimissioni dal suo partito (il Fronte di Partecipazione Islamico Iran) e ammetteva le sue responsabilità nei presunti complotti architettati con la fondazione Soros per rovesciare il regime.

(l'immagine in alto è una delle prime di Hajjarian libero)

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